Il ponte in bambù progettato da Architetti senza Frontiere in Indonesia
Sfruttando le potenzialità strutturali del bambù, il team di Architetti senza Frontiere (ASF-ID) ha progettato e realizzato un ponte pedonale in Indonesia in occasione della Biennale del Bambù 2016
In Indonesia, nella città di Solo situata nel cuore dell’isola di Giava, l’organizzazione no-profit Architetti Senza Frontiere (ASF-ID) è stata incaricata di progettare un ponte pedonale in bambù, primo nel suo genere nel Paese, in occasione della Bamboo Biennale 2016 tenutasi nel mese di ottobre proprio nella città di Solo (Surakarta). L’utilizzo del bambù come materiale da costruzione, soprattutto nei paesi orientali ove cresce abbondante e appartiene alla cultura dei popoli, sta infatti attraversando un periodo di significativo sviluppo essendo ecologico, sostenibile e molto resistente dal punto di vista strutturale (come dimostrano anche le architetture dello studio vietnamita Vo Trong Nghia Architects, uno dei maggiori sostenitori del bambù in edilizia).
Il nuovo ponte indonesiano, che si estende con una luce di 18 metri, attraversa il fiume Kali Pepe in prossimità del centro di Solo, in un quartiere caratteristico ricco di eventi culturali ed edifici storici, tra cui il Pasar Gede, il più grande mercato della città e il Vastenburg Fort, fortezza del XVIII secolo costruita dagli olandesi in epoca coloniale. Realizzata con un budget di circa 10.000 euro, messi a disposizione dalla Indonesia Creative Economy Agency (BEKRAF) tramite Bamboo Biennale, la struttura è stata messa a punto dal gruppo di architetti di ASF-ID in collaborazione con esperti falegnami provenienti dalla città di Yogyakarta e con il laboratorio di ingegneria della Parahyangan Catholic University di Bandung, senza il quale non sarebbe stato possibile realizzare e testare i vari modelli di studio.