La Ruota
C’è un’attrazione irresistibile che ci lega a ciò che è effimero, a ciò che appare e scompare con la stessa, implacabile eleganza. Ma tra tutte le meraviglie passeggere, tra tutte le effimere gioie che costellano le nostre esistenze, la ruota panoramica illumina il nostro animo con una magia tutta sua, una magia così particolare da rendere inutile ogni tentativo di descriverla con fredde parole. Essa non è una struttura, non è un’attrazione da luna park, è un simbolo, un’arcata celeste che ci congiunge, per pochi istanti, a un’esperienza al di sopra di ogni realtà.
Non parlo di una ruota qualsiasi, no. Parlo della ruota illuminata, di quell’immensa ruota di luce che si staglia contro il cielo scuro della notte. Non è una luce ferma, non è una luce costante. È una luce frenetica, che pulsa e guizza, che si accende e si spegne in una danza ipnotica e folle. Milioni di piccole, vivaci lampadine disegnano la sua imponente struttura, la sua maestosa architettura. E quando si muove, quando comincia il suo lento, inesorabile giro, è come se un’immensa costellazione artificiale prendesse vita e si mettesse a danzare per noi, solo per noi, con un'energia così travolgente da togliere il fiato.
Sotto quella ruota incantata, la folla sembra svanire, i rumori del mondo si affievoliscono fino a scomparire, lasciando spazio solo al mormorio ovattato delle nostre emozioni. I colori si susseguono senza sosta, in un vortice di cromie intense e inebrianti. Rosso rubino, blu cobalto, verde smeraldo, giallo dorato: ogni tonalità si accende e si spegne, vibrando in una sinfonia luminosa. È una pioggia di diamanti colorati che cade dal cielo, una cascata di scintille che illumina i volti estasiati di chi la osserva.
Poi, si sale. E questo è il momento in cui la magia si fa tangibile. Il piccolo, accogliente abitacolo si muove, con un dolce sussulto, e comincia l’ascesa. È un’ascesa lenta, quasi reverenziale. E ad ogni metro che si guadagna, il mondo si rimpicciolisce, si allontana, diventando un fragile, luccicante tappeto di luci. La ruota non ti porta solo in alto, ti porta lontano. Ti allontana dal rumore, dalla frenesia, dal caos. Ti offre una prospettiva diversa, un punto di vista privilegiato.
Da lassù, il mondo sembra una miniatura. Le macchine sono minuscole lucine che si muovono senza scopo, i palazzi sono scatole di cartone con finestre che brillano come occhi indiscreti. Il vento, lassù, è diverso. Non è un vento che sferza, ma una brezza leggera e gentile che ti accarezza il volto, portando con sé il profumo della notte, della speranza e di una libertà inaspettata. Si avverte un senso di sospensione, di meraviglia, un’ebbrezza sottile che ti fa sentire al tempo stesso insignificante e onnipotente. Insignificante di fronte all'immensità che ti circonda, onnipotente perché, per un attimo, sei il solo a dominare quella porzione di cielo.
La magia della ruota panoramica è che ti concede un momento di assoluta intimità con l'universo. Non sei più parte della folla, sei un osservatore, un sognatore. È in quel piccolo spazio sospeso nel vuoto che si percepisce la bellezza fragile e disarmante di ogni singola esistenza. Si vedono altre cabine che salgono e scendono, altre piccole anime che condividono, senza saperlo, lo stesso, ineffabile momento. E si capisce che la solitudine non è un isolamento, ma una condivisione silenziosa.
Poi, la discesa. Un lento, malinconico ritorno sulla terraferma. Ma non si torna uguali. Si scende con un senso di completezza, con l'anima purificata, con gli occhi che hanno visto qualcosa che non si può spiegare. La ruota panoramica non è un semplice giro, è un viaggio emotivo. È una metafora vivente della nostra esistenza, fatta di ascese lente e di discese delicate, di momenti di frenetica gioia e di attimi di quiete. È il ricordo che, anche nella più fitta oscurità, esiste sempre una luce, vibrante e splendente, che ci aspetta per illuminare la nostra strada.
E quella ruota, immensa e luminosa, continua il suo giro incessante. Con il suo bagliore intermittente, ci ricorda che la magia è ovunque, che la bellezza non è un privilegio di pochi, ma una promessa a cui tutti possiamo accedere, se solo abbiamo il coraggio di guardare in alto e lasciarci trasportare. Non è il giro che conta, ma la prospettiva. Non è la luce che si vede, ma la luce che si sente nel cuore.
Ed è per questo che la nostalgia della ruota panoramica non è un ricordo di un'attrazione, ma un anelito profondo e indimenticabile a quel momento in cui il nostro spirito ha toccato il cielo.
Foto di mia proprietà scattata con telefono
Adoravo la ruota panoramica, sono tanti anni che non ci vado, mi piacerebbe fare un giro, la vista è sempre spettacolare!
C è sempre tempo e c è posto per tutti: piccoli e grandi!
Lo spettacolo e garantito indipendentemente dall età!