PACE, AMORE E CHI PIù NE HA PIù NE METTA

in Italy3 days ago

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Speriamo davvero che sia pace, stamattina hanno liberato tutti gli ostaggi e questo era il primo punto di un elenco per "garantire" la pace tra Palestina e Israele.

Chissà se servirà anche a creare lo Stato Palestinese e ottenere ciò che molti auspicano, cioè due popoli e due stati.

Non sarà facile perché come sappiamo il conflitto va avanti da decenni.

Non è facile perché noi diciamo due popoli e due stati, mentre tanti palestinesi e tanti israeliani non la pensano allo stesso modo.

Non tutti chiaramente, i popoli sono complessi, non si ragiona con la stessa testa, e non tutti hanno la libertà come la intendiamo noi.

Del resto nemmeno qui siamo d'accordo su niente e ognuno strumentalizza la questione per tirare dalla sua parte gli elettori, le opinioni, le simpatie.

Facciamo a gara a chi urla di più per avere più ragione e non ascoltiamo nessuno.

Le persone obiettive e ragionevoli non vanno bene, la diplomazia non esiste, il "dialogo" è la parola più sopravvalutata del secolo.

Solo due anni fa, Liliana Segre non si poteva contraddire nè criticare, se osavi criticare la Segre eri un nazista che voleva bruciare i bambini nei forni.

Ora c'è Francesca Albanese, che ha sempre ragione qualunque cosa dica, e se osi criticare l'Albanese sei un fascista complice di Meloni e Netanyau.

Meno male che ci sono i giornalisti.

Mentre si tenevano i negoziati con immagini in diretta una conduttrice a rete 4 continuava a parlare di passo storico con israeliani e hamas che si abbracciavano, e il povero Elia Milani in studio (dopo 8 anni inviato a Gerusalemme) spiegava (per la seconda volta) che no, non erano nella stessa stanza, quelli vestiti di bianco che abbracciavano i rappresentanti di hamas erano egiziani!

Allora una giornalista che non distingue un egiziano col vestito bianco tradizionale, per carità, poteva essere di qualunque paese arabo, ma non certo israeliano! E poi la bandiera dell'Egitto sulla scrivania non la riconosci? Ma quello che dice il tuo collega da mezz'ora non lo ascolti? E cosa l'hai invitato a fare? Per dire, questo dopo 2 ANNI di guerra e di collegamenti in diretta, per dire ... l'ignoranza e l'arroganza.

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Lo scadimento dei giornalisti a reggi-microfono dei vari poteri è lo specchio più lampante della società attuale. Per il ruolo del giornalista attuale spesso non serve nemmeno più essere adeguatamente informato sui fatti, tanto c'è semplicemente un copione da recitare. Anzi, di solito quelli arguti, che pongono domande e che si trovano in disaccordo con la narrazione dominante vengono "confinati" a salotti meno nobili o derisi come pazzi complottisti...

Sono d'accordo, spesso le persone più esperte vengono consultate solo per avvalorare o affossare una tesi già precostituita e se osano uscire dal seminato vengono zittite.