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RAGAZZE VINCENTI

Capita raramente di assistere ad una Domenica, come quella di ieri, ricca di tanti appuntamenti sportivi importanti, soprattutto se si considera che il tutto è avvenuto con il nostro campionato di calcio fermo per gli impegni della Nazionale.

Gli appassionati delle competizioni che avessero scelto di passare il pomeriggio in casa non hanno sicuramente trovato modo di annoiarsi, anche se, piccolo spoiler per chi ancora non conoscesse gli esiti delle gare, nella maggior parte dei casi le cose non sono andate come si sperava.

Partendo dalla delusione maggiore, alla quale tuttavia purtroppo gli amanti della velocità si stanno abituando, non si può che parlare del GP di Monza di Formula 1, di scena ieri pomeriggio poco dopo l'ora di pranzo.

_{Charles Leclerc, Steffen Prößdorf, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons}

Nonostante un assetto che puntava a sfruttare la velocità di punta delle vetture, le due Ferrari di Leclerc ed Hamilton si erano fermate in qualifica rispettivamente al quarto e quinto miglior tempo, con il pilota britannico costretto a retrocedere di cinque posizioni a causa di una penalità rimediata in Olanda.

In gara le cose non sono andate troppo diversamente e, seppur con lo zuccherino della bella rimonta di Lewis, finito sesto sotto la bandiera a scacchi, il passo delle Rosse non è mai sembrato all'altezza di quello delle rivali. Alla fine, il quarto posto di Leclerc, attaccato alle McLaren solo per la strategia attendista della scuderia di Woking, sembra lo specchio impietoso del livello attuale delle vetture di Maranello.

Non molto meglio è andata all'Italia del basket, eliminata ieri pomeriggio agli ottavi di finale degli Europei per mano della Slovenia del fuoriclasse Luka Dončić. Due quarti da leoni, con l'ultimo concluso 21-12, non si sono rivelati sufficienti ai nostri per bilanciare gli altri due disastrosi: dopo dieci minuti i nostri erano sotto di diciotto (11-29), incapaci di marcare la stella dei Lakers e praticamente già eliminati.

_{Luka Dončić, Erik Drost, CC BY 2.0, da Wikimedia Commons}

Anche nei momenti migliori, come l'ultimo spicchio di gara, nel quale erano arrivati miracolosamente ad un solo possesso di distanza dagli sloveni, i ragazzi di Pozzecco hanno dimostrato di non possedere la stoffa dei campioni, quella che aiuta a buttare il cuore oltre l'ostacolo e che fa la differenza con i giocatori normali.

Deludente soprattutto Fontecchio, per lunghi tratti sparito dal campo e in grossa difficoltà anche in difesa, ma soprattutto il coach Gianmarco Pozzecco, le cui scelte sui cambi e sulle rotazioni hanno fatto storcere il naso a molti.

Come per il calcio, anche nella palla a spicchi la Nazionale azzurra sta vivendo un lungo periodo di mediocrità (non riesce a superare i quarti di finale degli Europei dal 2013) e la speranza è che le dimissioni di Pozzecco, arrivate in serata dopo la partita, possano portare alla sostituzione con un coach più esperto, del calibro di Banchi o Scariolo.

_{Luca Banchi, Liepāja fotogrāfijās, Public domain, da Wikimedia Commons}

E' stato costretto ad inchinarsi di nuovo davanti al suo rivale numero uno Jannik Sinner, sconfitto in finale agli US Open dalla sua "bestia nera", lo spagnolo Carlos Alcaraz. In questo momento il tennista iberico sembra averne di più dell'alfiere azzurro sotto tutti i punti di vista, compreso quello della tenuta mentale.

A Parigi si diceva fosse una questione di superficie, con quelle lente a favorire Alcaraz e le veloci più adatte al tennis dell'azzurro, ma lo spagnolo sta via via dimostrando di non essere da meno del rivale (ammesso che lo sia mai stato) nemmeno sul cemento e ieri si è preso meritatamente non solo il titolo dell'ultimo Slam di stagione, ma anche la vetta della classifica ATP.

La sensazione era che fosse solo questione di tempo e che per Jannik sarà durissima far scendere il rivale dal gradino più alto del podio. Ma dopo tanta "amarezza" sportiva è ora di arrivare al piatto più dolce, quello riservato dalle splendide ragazze di Julio Velasco, capaci ieri sera di laurearsi campionesse del mondo.

_{Julio Velasco, Pit1233, CC0, da Wikimedia Commons}

Un successo atteso dall'oro conquistato in Germania nel 2002 , questa volta ottenuto probabilmente rivestendo il ruolo di favorite, visto l'oro olimpico conquistato l'anno scorso in Francia.

In finale le nostre hanno superato l'agguerritissima resistenza della Turchia grazie ad un quinto set perfetto e ora possono godersi, comprese le ultime due Nations League, il quarto trionfo in due anni, a conferma che, almeno nella pallavolo femminile, l'Italia può guardare tutti dall'alto in basso.

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