Oggetto calciante non identificato - Unidentified kicking object [MULTILANGUAGE]
Douglas Luiz, Kolforn (Wikimedia), CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons

UNA GRANA IN PIU' |
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Nei tempi curiosi in cui viviamo, esistono casi, potenzialmente devastanti, che vengono ignorati o quasi dalla stampa, oscurati da altri, di certo interessanti, ma in grado di impattare infinitamente di meno nell'universo in cui sono collocati, che sia esso politico o sportivo.
Alla prima categoria appartengono infatti vicende come quella che sta riguardando l'ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, deferito ufficialmente, come confermato dalla direttrice dell'Intelligence Nazionale USA, Tulsi Gabbard, al Dipartimento di Giustizia per una possibile frode perpetrata nel 2016 ai danni di Donald Trump.
Tulsi Gabbard, Office of the Director of National Intelligence, Public domain, via Wikimedia Commons
O quello del Procuratore Federale della FIGC, Giuseppe (per gli amici Beppe o Peppino) Chiné, querelato ufficialmente dalla Fondazione Jdentità Bianconera per le mancate indagini compiute sulle plusvalenze della Roma (in barba alla celerità invocata come necessaria quando si è trattato della Juventus) e sul falso in bilancio conclamato del Napoli in merito all'acquisto di Osimhen.
Vedremo se queste due iniziative giudiziarie porteranno a qualcosa di clamoroso obbligando in qualche modo i giornali a parlare anche di argomenti "sgraditi" o se, come molte delle loro "gemelle", si spegneranno nel nulla, ma intanto almeno gli appassionati del pallone possono consolare la propria voglia di informazione con l'ennesima grana scoppiata in casa Juventus.
Nella giornata di ieri infatti, che ha segnato il primo giorno di raduno per la società bianconera in vista della nuova stagione, all'appello si è presentato per l'ennesima volta il centrocampista brasiliano Arthur, ma non il suo collega di reparto e di passaporto, Douglas Luiz.
L'ex alfiere dell'Aston Villa non ha mandato alcun certificato medico, né giustificato la sua assenza con qualsivoglia impedimento. Semplicemente, come quell'amico adolescente che si accordava per uscire di pomeriggio, ma poi cambiava idea a metà strada, non si è presentato, tirando il più classico dei "pacchi".
Arthur Melo, alla sua sesta stagione da tesserato della Juventus. Kirill Venediktov, CC BY-SA 3.0 GFDL, da Wikimedia Commons
Di lui pare si siano perse le tracce e, ovviamente sperando in primo luogo che al ragazzo non sia capitato nulla di male, con questo gesto ha segnato una definitiva rottura con la società, dopo i problemi già riscontrati durante tutta la passata stagione.
E dire che Douglas Luiz era sbarcato a Torino con tutte le stigmate del grande colpo, dopo una stagione da assoluto protagonista in Premier League, condita da dieci goal e altrettanti assist. Uno dei centrocampisti più in luce dell'intero torneo inglese, applaudito e acclamato fin dai primi palloni toccati in allenamento come il campione in grado di donare finalmente un po' di smalto alla mediana bianconera.
La realtà tuttavia si è dimostrata ben diversa fin da subito, con l'esclusione dai titolari sancita prima sotto la guida tecnica di Thiago Motta, poi confermata anche nel momento in cui i gradi di allenatore sono passati sulle spalle di Igor Tudor.
L'attuale allenatore della Juventus, Igor Tudor. Mech867, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons
Per il centrocampista brasiliano si è parlato prima di scarsa forma, da recuperare nel giro di qualche settimana, ma col passare delle giornate di campionato e le continue esclusioni dall'undici titolare i dubbi sul suo conto sono aumentati in maniera progressiva.
Qualcuno ha ipotizzato che il ragazzo fosse vittima di problemi psicologici e di depressione, altri che la sua condotta fuori dal campo non fosse esattamente conforme a quella di un atleta e altri ancora che semplicemente non si fosse mai riuscito ad ambientare in quel di Torino e a relazionare con i nuovi compagni.
Qualunque sia la verità rimane un fatto: Douglas Luiz non è mai stato schierato titolare per due partite di fila e, complici anche alcuni strani infortuni, ha terminato la stagione con appena cinquecento minuti complessivi giocati, due cartellini gialli, zero goal e zero assist.
Una stagione disastrosa che ne ha ovviamente dimezzato il valore del cartellino, passato da cinquantacinque a circa trenta milioni. Per lui si parla di un ritorno in Premier League, dove dovrebbe aver conservato diversi estimatori, ma gli auguri a chi si metterà in casa questo oggetto misterioso, nonché alla Juventus nella sua ricerca di un compratore, sembrano quasi obbligatori.
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Wow, @frafiomatale, you've hit a nerve with this piece! Diving into the behind-the-scenes drama of Juventus and Douglas Luiz is exactly the kind of content Steemit needs. Your ability to connect seemingly disparate events—from US politics to Italian football—is fascinating and makes for a compelling read. The "Unidentified Kicking Object" title is pure genius!
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Hola
Todo parece muy interesante. Últimamente han pasado tantas cosas en el mundo que a veces es difícil asimilarlo todo o comprender el significado de cada acontecimiento. A veces nos volvemos menos sensibles.
Es bastante curioso lo que está pasando con los jugadores de la Juve, especialmente con el jugador que no se presentó. Saludos cordiales.
Buenos días, amigo,
desde hace algunas temporadas están sucediendo cosas increíbles en la Juventus: fichajes de jugadores mediocres por sumas astronómicas y otros vendidos por cuatro duros que van a hacer la fortuna de otros equipos, por no hablar de la pasividad ante la justicia deportiva, contra la que la Juventus nunca se defiende.
Algunos sostienen que el propietario, John Elkann, utiliza la Juventus como moneda de cambio para los negocios de su grupo (Stellantis), y quizá no les falte razón, porque hay cosas que realmente cuesta entender.
Saludos!
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