Oggi si fa la storia (o almeno un po' di letteratura)!

Questa mattina mi sono svegliato, un po' come accade al Frankenstein di Mary Shelley, con in testa un chiodo fisso. Il mio tuttavia fortunatamente si presentava solo metaforico, anche se sotto un certo punto di vista non meno ingombrante: battere il punteggio record di Steem Pong, uno dei giochi presenti sulla piattaforma Steem Retrogames.

Compito non facile, dato che l'attuale All Time Best è fissato a quota 2748 punti, ma se è vero quanto sostiene il celebre divulgatore statunitense, Napoleon Hill, che "tutto ciò a cui la mente può credere, può anche essere realizzato", perché non alzare ancor di più l'asticella verso l'alto?

Quindi, se dobbiamo provare l'impresa, rendiamola monumentale: non solo provare a battere il record, ma farlo anche in condizioni di reattività dei comandi più difficile, ovvero da una postazione desktop anziché dallo smartphone.

_{Screenshot dal gioco Steem Pong di Steem Retrogames}

Sia Steem Pong che il suo predecessore, Space Invasion, sono giocabili gratuitamente. Questa opzione è consigliabile all'inizio, per prendere la mano con il gioco e migliorarsi sempre di più, ma per provare a vincere i premi, assegnati ai punteggi migliori su base giornaliera, settimanale e mensile, occorre registrare ufficialmente il proprio risultato giocando in modalità competitiva, ovvero con l'acquisto di un token.

Le operazioni di acquisto del token per partecipare al gioco in modalità competitiva avvengono in maniera rapida, secondo diverse opzioni. In questo caso ho scelto quella che prevede l'inserimento del proprio username Steemit e e la conferma della transazione attraverso l'estensione Whalewault.

Mantenendo un approccio fantasy, il pass per entrare ufficialmente nell'arena di Steem Retrogames porta con sé quasi un'aura magica, di matrice Tolkeniana: non si entra solo potenzialmente in competizione con centinaia di giocatori della piattaforma, ma il proprio punteggio viene anche iscritto d'ufficio alla Steem Retro Cup, contest curato dal Team di Italygame, regalando inoltre la possibilità di ricevere da parte del Team Game Alliance una speciale curation ad eventuali post scritti sulla propria esperienza di gioco.

_{Immagine creata con Freepik AI Image Generator}

Perdersi in chiacchiere può essere piacevole a volte, ma occorre non dimenticare dell'obiettivo con il quale abbiamo iniziato questo post: la vetta della classifica di Steem Pong!

Giocando da Desktop dovrò per forza di cose impormi una tattica più moderata: al bando i "colpi di tacco", le particolari giocate fatte con gli angoli della racchetta volte a far schizzare la pallina contro le pareti e ingannare la difesa della IA per raggiungere il bottino grosso dei 10 punti, ma colpi morbidi, più ragionati, alla caccia dei bonus.

Ben vengano quindi i simboli di Italygame e Time Fondation, i due Witness dalla cui collaborazione è nato il progetto Steem Retrogames, così come quello della nostra amata piattaforma Steemit, tutti in grado di aggiungere punti extra alla nostra partita.

_{Screenshot dal gioco Steem Pong di Steem Retrogames}

Ma a differenza di quello che accade nella vita reale, da tenere al bando è il simbolo del dollaro, bello, luccicante ma ingannatore, in quanto responsabile di aumentare la velocità della pallina ogni volta che viene raccolto.

La tattica sembra funzionare come quelle che uscivano da Coverciano negli anni '90, ai tempi d'oro del calcio italiano: difesa e contropiede, con i colpi da fuoriclasse a risolvere le partite. Supero i 600 punti senza perdere una vita ed intorno a quota mille ho ancora con me ben otto possibilità di sbagliare.

Ma questo gioco è a volte crudele, come il calcio o, se preferiamo rimanere in ambito letterario, come Sauron, il signore oscuro di Mordor. Per quanti sforzi io abbia compiuto, intorno ai 1200 punti la velocità della pallina si è impennata e in un batter di ciglia, dalla durata della Madeleine inzuppata nel thè di Marcel Proust, tutte le restanti vite sono scomparse...

A battere il record non ci sono andato neanche vicino, ma come sosteneva Giacomo Leopardi, le illusioni altro non sono che "un rifugio dalla noia". Mi rimangono infatti il divertimento di averci provato, la possibilità di vincere interessanti premi e un'esperienza in più per la prossima volta.

Perché, potete contarci, ci riproverò.

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