Poznan, dalla Cattedrale al parco più insolito d'Europa

in Italy29 days ago

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Una vista sul lungofiume Warta, foto di proprietà dell'autore

Un dato piuttosto significativo di Poznan, che aiuta a descriverla meglio anche a chi non ci ha mai messo piede, è quello relativo alle sue aree verdi: un terzo della superficie cittadina è infatti occupata da parchi o zone naturali, mentre tutt'attorno ai suoi confini è possibile imbattersi in numerose zone boschive.

Una città dal cuore decisamente ecologista, con poche auto per la strada, anche nelle zone più centrali, ma una lunghissima serie di piste ciclabili, percorse oltre che dalle classiche famiglie in bicicletta anche dalle centinaia di monopattini elettrici a noleggio, disseminati nei vari punti del territorio e diventati i mezzi di spostamento preferiti dai giovani.

L'alternativa è spostarsi tranquillamente a piedi, dato che ogni punto di interesse della città dista al massimo un paio di chilometri dalla zona centrale. E' questo il caso anche della Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo, posta nel caratteristico isolotto di Ostrów Tumski, lingua di terra delimitata dal fiume Warta e dal Cybina, uno dei suoi affluenti.

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Cattedrale di Poznan, dedicata ai SS. Pietro e Paolo. Foto di proprietà dell'autore

L'edificio ha dalla sua una travagliata storia millenaria, dato che venne eretto, sul finire del primo millennio, per volontà dell'allora sovrano Mieszko I, da poco convertitosi al Cristianesimo. Da allora, ha dovuto subire numerose vicissitudini, tra le quali almeno un paio di distruzioni pressoché complete e altrettanti incendi dolosi.

L'ultima di esse risale al febbraio del 1945, quando durante la seconda guerra mondiale la Basilica divenne parte del teatro di guerra nella liberazione della Polonia dai nazisti, portando alla ricostruzione, avvenuta una decina di anni più tardi, nello stile gotico originale.

Oltre che luogo religioso e meta di pellegrinaggio per i fedeli che visitano la città, la Cattedrale di SS. Pietro e Paolo assume un'importanza storica notevole grazie al suo imponente mausoleo, nel quale riposano i resti dello stesso Mieszko I, ma anche di alcuni sovrani e vescovi polacchi successivi.

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Vista interna della Cattedrale, foto di proprietà dell'autore

Dicevamo dell'opportunità di spostarsi a piedi lungo i percorsi cittadini, nonché della possibilità di riposarsi all'interno dei suoi numerosi polmoni verdi. Uno di essi, forse il più caratteristico di tutti, è stato ricavato nel posto in cui meno ci si potrebbe aspettare di trovarlo, nei confini di un gigantesco centro commerciale da 130mila metri quadri!

A Poznan infatti sorge lo Stary Bowar, edificio posto all'inizio di una lunga via pedonale e che si è trasformato in una vera e propria attrazione turistica. Ricavato all'interno della Hugger, un'ex fabbrica di birra ottocentesca della quale sono ancora adesso visibili all'interno molte delle strutture originali, il centro commerciale ospita oggi quasi 200 negozi nonché numerose opere d'arte, in una specie di connubio tra shopping e passeggiata culturale.

Il vero punto di forza dello Stary Bowar tuttavia è senza dubbio il suo parco interno, ammantato da un'ossimorica aura di pace. Qui infatti è possibile prendere una delle sdraio messe a disposizione gratuitamente dalla struttura e leggere un libro, fare quattro chiacchiere con gli amici o semplicemente godersi il canto degli uccellini e il fresco offerto dagli alberi.

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Lo Stary Bowar, in una vista interna e dal parco. Foto di proprietà dell'autore

Il nostro viaggio a Poznan termina qui. Abbiamo scoperto una cittadina tranquilla (forse persino troppo, dato che dopo le 23 diventava già difficile incontrare persone per strada) e riservata, che ci ha un po' ricordato sotto certi aspetti alcune delle nostre città del Nord Italia.

Da domani tuttavia si cambia decisamente musica, perché inizierà il racconto dell'ultimo segmento di questa vacanza, quello che all'interno di un Intercity polacco ci ha portati, con un tempo di percorrenza di cinque ore e mezza, fino a Cracovia, la città più visitata della Polonia ed in testa agli indici di gradimento dei turisti.

Sarà davvero così o non sempre è tutto oro ciò che luccica? A domani!

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Alcune vetrine del centro di Poznan, foto di proprietà dell'autore

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Che meraviglia una citta dove tutto si trova a 2 km dal centro!
Davvero bella, ricca di storia e vegetazione, e da quello che vedo nelle vetrine anche ricca di dolci ahahaha!

A noi Poznan è piaciuta molto proprio per questi motivi, una città a misura di famiglia, vivace ma non troppo, non caotica e dal cuore verde.
E i dolci, come darti torto 😄, la loro specialità è il croissant di San Martino, un grosso croissant ripieno di crema e frutta secca. Caro, perché può costare pure 3 o 4 euro, dato che viene venduto a peso, ma buonissimo!

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chriddi, moecki and/or the-gorilla

I love the idea of a city without cars - where walking and cycling are the only options! It's makes me think of the centre of Bruges - where cars are also difficult to come by.

Poznan definitely sounds like my kind of place.

The traffic is very “light”, but even in Krakow and, according to what I have read, in Warsaw, it seems that the car is an option chosen by few people to get around.
The city centre then, meaning the big main squares and streets to be connected, are totally closed to traffic.
I agree, I too definitely prefer cities that are more walkable or bike-friendly

That sounds amazing. I sometimes wonder how much more community orientated the world would be if cars didn't exist.

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