Curiosity svela il passato di Marte: un pianeta più simile alla Terra di quanto pensassimo (by @kork75)

Il rover Curiosity della NASA ha identificato grandi depositi di carbonati nel cratere Gale, una scoperta che rivoluziona la nostra comprensione del passato di Marte. Questi minerali, formatisi grazie alla CO₂ presente nell'antica atmosfera marziana, suggeriscono che il pianeta rosso abbia avuto un ciclo del carbonio attivo, un processo fondamentale per la vita. La ricerca, pubblicata sulla rivista Science e coordinata dall'Università di Calgary, apre nuove prospettive sulla possibilità che Marte fosse un tempo abitabile

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Il ciclo del carbonio è un processo naturale che regola la quantità di CO₂ nell'atmosfera e permette la formazione di minerali come i carbonati. Sulla Terra, questo ciclo è essenziale per la vita, poiché mantiene un equilibrio tra oceani, atmosfera e suolo. La scoperta di siderite (carbonato di ferro) su Marte suggerisce che un meccanismo simile fosse attivo anche sul pianeta rosso. Curiosity ha rilevato alte concentrazioni di siderite all'interno di strati ricchi di solfato di magnesio, un dato sorprendente perché le misurazioni satellitari non avevano mai identificato carbonati in quell'area. Questo indica che la CO₂ atmosferica potrebbe essere stata catturata nelle rocce sedimentarie, creando un ambiente favorevole a esseri viventi. Nonostante la scoperta sia rivoluzionaria, alcuni scienziati sottolineano che la presenza di carbonati non implica automaticamente la presenza di vita. Marte potrebbe aver avuto condizioni favorevoli, ma senza prove dirette di organismi viventi, la questione dell'abitabilità rimane aperta.Questa scoperta rappresenta comunque un passo avanti fondamentale nella comprensione del passato di Marte. Le future missioni esplorative potrebbero fornire ulteriori prove e, chissà, magari un giorno scopriremo che Marte non è stato sempre un deserto sterile, ma un mondo brulicante di esseri viventi.