Mio padre è stato più fortunato. È andato in pensione a 55 anni e se non altro s'è goduto la pensione per 24 anni (pensa che da poco gliel'avevano aumentata di 200 euro, quando se n'è andato). Ma sto in dubbio che l'emorragia cerebrale del tuo amico sia dovuta al vaccino covid, che di questi episodi in Italia (e non solo) ne ha causati a bizzeffe. Inutile l'indignazione verso lo scorso governo che ritengo responsabile di parecchie "morti improvvise da malore", trombosi e ictus in individui perfettamente sani perchè loro hanno voluto l'infame super green pass non richiesto da alcun altro paese del mondo con il ricatto della perdita del lavoro ai no-vac. Ora capisco che se si lavora nell'ambito sanitario o se si è insegnanti non se ne può fare a meno perchè il covid uccideva eccome e luoghi sovraffollati per la natura dell'impiego come scuole e ospedali non ne possono prescindere. Ma parecchi altri, come gli impiegati di un'azienda, operai, muratori, uomini e donne delle pulizie? Qua c'era da picchiare i pugni sul tavolo più forte di loro. Per non parlare dei medici conniventi, più sporchi dei politici (pur senza fare di tutta l'erba un fascio). Sai cosa ha detto il medico di turno alla mia migliore amica quando s'è beccata polmonite e covid assieme? Che siccome era amica della Monica, allora le avrebbe prescritto l'antibiotico. E certo, allora se non era amica della Monica poteva dunque morire? Categoria infame meritevole di class action! Che ritengo fosse la risposta migliore al ricatto del super green pass. In un paese serio, una simile categoria di medici si sarebbe beccata tante class action da fargli venire la lingua blu, ma tant'è. Tolti i (pochi, forse) medici che hanno veramente a cuore i pazienti e trattano il loro impiego come quel che di fatto è: una missione.
Comunque è proprio vero, verissimo che progettare per il domani significa farsi i conti senza l'oste. Del doman non c'è certezza, diceva Lorenzo de’ Medici poeta. Ma prima ancora di lui, scripta manent sulla Bibbia da migliaia di anni. Siamo solo di passaggio in questo mondo, c'è scritto. Anche se il concetto di ora e subito è visto in accezioni dallo stampo diverso. Da un punto di vista meramente finanziario, poi ci sarebbe chi vorrebbe smettere di lavorare (in tantissimi) per godersi la vita, sapendo che una volta in pensione, da vecchi (se ci si arriva), anzichè viaggiare, acculturarsi e coltivare hobby, ci si starà a lucidare i cateteri. Solo che se (almeno nel sud Europa) non hanno un po' di milioncini di euro da parte (ma anche lì è tutta da vedere, da quando esiste l'infame bail-in europeo), è rischiosissimo licenziarsi dal lavoro senza aver maturato i requisiti pensionistici. Magari può veramente accadere che un colpo secco se li porta via e dunque si sono goduti la centomila euro senza pensieri, ma se invece sopravvivono ai loro risparmi e sia pure la pensione sociale è lontana, allora che si fa? In buona sostanza, inutile dire che qui il mai aspettare non è fattibile per circostanze non modificabile con la sola buona volontà umana. Scusa i papiri.
Non credo.
Sovrappeso, 2 pacchetti di sigarette al giorno, qualche bicchiere di troppo, 66 anni...
Tutto si paga.
Il tuo amico, dici? Fumava e beveva? Allora purtroppo gli è andata male davvero senza bisogno di vaccino, checchè ne dicano tutti coloro secondo i quali è solo sfortuna e il fumo e l'alcol non c'entrano un fico...al mio primo professore di diritto penale I era andata altrettanto di malora: fumatore incallito, sovrappeso pure lui e nè 5 by-pass nè la chemio riuscirono a fargli portare a casa la pelle.