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RE: JIM CARREY E LA LEGGE DI ATTRAZIONE

in Italy2 years ago (edited)

Risposta spiccia: che ha bisogno delle circostanze esterne indipendenti dalla volontà umana.

Risposta prolissa: guastafeste in arrivo...lol! No, lollate a parte, da realista cruda, c'è da dire che Jim Carrey vive in un paese meritocratico. A dispetto di tutti i difetti degli USA, è un paese meritocratico, il che vuol dire da solo parecchio. Non è a caso se i latinoamericani si dispongono a giocarsi finanche la pelle pur di entrarci, illegalmente a mezzo coyote quando non riescono (o quando non si dispongono a pigliarsi la briga) legalmente. Se vivi in Italia o in Spagna, tutti gli sforzi di cui sopra sono vani se non sei bene imparentato. Se sei donna è pure peggio: nel mondo dello spettacolo, per entrarci, ti devi prima prostituire se non sei figlia d'arte e questo è un dato di fatto. Nel mondo anglosassone contano il talento e la buona volontà. In Italia e in Spagna conta unicamente il tuo intorno sociale e non soltanto per diventare attore o attrice, ma anche per impieghi molto meno gettonati e quotati (nella mia città di nascita, figurati, pure per fare le pulizie ti serviva il benestare di un politico e non sto affatto scherzando, almeno fino al momento in cui non avevo levato le tende). Quanto alla visualizzazione da sola...ehm...in psicologia, psichiatria e psicanalisi (quest'ultima la studio sin dalle magistrali) ha un nome ben preciso. Si compone di due paroline antipatiche mutuate come al solito dall'inglese ed è un vero e proprio disturbo della psiche più duro da pelare di quanto pensassi. Maladaptive daydreaming, malattia che faccio pure comparire nei miei ultimi e-book, in cui l'argomento psichiatria e psicanalisi sono parecchio presenti.
Ricapitolando: così come non è la stessa cosa nascere non vedenti in Australia e nascere non vedenti in Nigeria, tanto quanto sono talento e buona volontà nei paesi anglosassoni o in Piemonte.

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Secondo me alla base di tutto c'è il credo, ovvero la fede nel potere ottenere qualcosa. Tralasciando le differenze tra paesi, ogni persona è a sé. Io donna che vuole ambire nel mondo di attrice, non devi x forza "prostutirsii". Se io ho fede, il ruolo da attrice lo ottengo, non so come, non so quando, ma l'universo ci pensa lui. C'è una collaborazione tra noi e universo, vita, spock o come lo vuoi chiamare, anche Pikachu, non ha importanza. Io faccio il mio 50% (Credo) e cambio le mie convinzioni negative in positivo, l'universo fa il restante 50% (manifestazione) ma questo è un discorso che va approfondito. Quindi quelli che mi hai scritto, vedo solo convinzioni che la società ti ha messo in testa, forse ho ragione, forse mi sbaglio, ma questa è la mia visione delle cose. Se guardi alcune interviste di Jim Carrey parla di argomenti che la maggior parte degli essere umani non capirebbe mai. Lui per me è una persona risvegliata. Si perché nel mondo ci sono le persone risvegliare e gli zombie (persone che vivono la vita, da vittime, dando la colpa alla famiglia, società ecc.. ) quando la verità è che sono loro i creatori della loro vita.

Parlando di fede, si va oltre le pagine del Trattato del Bianca. Ma fede in chi o in che cosa? Per una persona credente si risolve nel credere in quel che non si vede, ma unicamente perchè sa che c'è il Signore lassù che accompagna il Suo popolo. Questo non significa che non ci saranno mai grivie nè paturnie perchè Gesù stesso avvertì che nel mondo avrete tribolazione perchè il mondo giace nel maligno. Tutto cominciò in un'epoca imprecisata. Ovviamente, se si è atei e forse pure agnostici, non ci si crederà, ma il dovere di ogni credente è mettere in condizione di sapere. Una ribellione nei cieli che terminò con la caduta di Satana (che prima di diventare il ree dei demoni era un serafino). Un terzo degli angeli lo avevano seguito e da allora nei cieli non c'è più posto per loro. Cosa fanno quindi? Danni sulla terra, soltanto che vi sono popoli più virtuosi degli altri e sono meno suscettibili alle tentazioni degli angeli caduti. Ovviamente gli anglosassoni sembrano tra loro. Poi vi sono i popoli che invece ci cascano subito con tutte le scarpe e quindi vediamo le aberrazioni di paesi quali la Corea del nord. Conseguentemente, non è e non sarà mai la stessa cosa vivere negli USA o in Australia e vivere in Corea del nord, in Bolivia o in Venezuela. Può però cambiare in meglio la vita del singolo individuo che ci vive? Si chiederanno in parecchi e la risposta è una sola: unicamente se è predestinato. Oltre al credere alla predestinazione in senso calvinistico, ci credo pure per quanto riguarda gli aspetti quantomeno più salienti dell'esistenza. Significa forse che si deve dormire sugli allori? Nemmeno per sogno. Nessun calvinista vero farà mai l'elogio della pigrizia. Soltanto si fa necessario diventare consapevoli delle circostanze esterne sulle quali non abbiamo alcuna influenza e compiere scelte tenendone in debito conto. La questione sarebbe pure più lunga di così, ma sono alquanto di corsa...