RE: DISOCCUPAZIONE GIOVANILE, ESAGERAZIONE O REALTÀ DEI FATTI?
Condivido in buona parte quello che dici, in parte è vero che esista una fetta di giovani italiani non abituata ad assumersi le responsabilità e i pesi della "maturita" ma una buona parte invece è in una situazione ben diversa:
Io ad esempio ho sempre lavorato e studiato contemporaneamente, il mio Cv è lungo circa 7 pagine, ho profondamente amato la mia materia, e mi sono stancata di offrire le mie competenze a chi ne sottovalutava il valore, a 30 anni ho deciso di emigrare e all'estero queste cose non esistono! Non è normale che tu non faccia il lavoro che ami e per cui sei portato, a meno che non sia tu a scegliere di non farlo, non è normale la precarietà, ma cosa ben diversa la flessibilità... ecc ecc ho scritto la mia prospettiva in merito negli ultimi due articoli, se ti interessa l argomento, ti consiglio di dargli un occhiata 😉
Ciao! Grazie per il commento.
Hai ragione anche tu. È un argomento delicato con molte sfaccettature e io ne ho toccate davvero poche basate sulla mia esperienza di appena un anno.
È vero, la precarietà non è possibile, il vivere con l’ansia di essere lasciato a casa da un giorno all’altro nemmeno.
Però in questo caso come purtroppo sai benissimo anche tu, o continui con lo sfruttamento legalizzato detto stage, oppure provi altro.
Infine la scelta più difficile, vai all’estero come tu ben sai.
Hai compiuto una scelta ardua andando fuori però ha ripagato i tuoi sforzi.
Io per ora non ho intenzione di muovermi dall’Italia per delle questioni da sbrigare, ma mai dire mai!
Quindi ho preferito virare su un altro settore.
Appena avrò un momento di tranquillità leggerò con attenzione il tuo articolo e commenterò se necessario :)
Grazie ancora!