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RE: La grammatica cinematografica come fattore di oggettività

in #ita7 years ago (edited)

Certo che il tuo modo di vedere i film è cambiato dopo aver fatto dei corsi e studiato cinema, ma questo ha a che fare con la tua poetica, cioè ti devi chiedere: perché ti sei messo a studiare tecnica cinematografica? Io dico che ti sei messo a studiare tecnica cinematografica perché per la tua poetica era coerente farlo per migliorare la tua fruizione non perché è oggettivamente così (e ti dirò che su questo sono in linea con te, cioè la mia poetica è in linea con la tua). Ma non vado oltre queste considerazioni, perché la mia poetica non vede l'arte come espressione diretta di alcune tecniche.
Ma fin qui si tratta solo di poetiche a confronto.
Ma io ho anche studiato "estetica" (come scienza). E l'estetica si chiede: cos'è l'arte a prescindere dalle poetiche personali e culturali?
Bene se tu proponessi la tua poetica spacciandola per una teoria di conoscenza sull'arte io ti direi che stai sbagliando, secondo le regole scientifiche e non secondo i miei gusti personali sull'arte. Quindi ci sono due confronti: uno poetico (quali film ci piacciono e perché) e un scientifico (cos'è l'arte a prescindere dalle poetiche).

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Io cerco il confronto poetico ma al tempo stesso mentre scrivo auspico che si scivoli su un tavolo scientifico grazie al confronto con chi legge.