Accade solo con la pioggia - It only happens in the rain [MULTILANGUAGE]

Piove ormai da due giorni e come al solito, per strada, gli automobilisti tendono ad "impazzire". Non mi piace guidare quando piove intensamente, come oggi, perché oltre alla visibilità limitata dall'evento atmosferico, ad esserlo sembra anche il buonsenso di chi si mette al volante.

Stamattina, nell'ampio parcheggio di fronte alla scuola, sei macchine sono riuscite letteralmente ad incastrarsi. E lo hanno fatto in maniera talmente artistica e precisa da sembrare quasi di essere catapultati all'interno di qualche bizzarro videogioco.

Il parcheggio ha due entrate, percorribili in entrambi i sensi, poste una di fronte all'altra, ed un'altra al vertice opposto della piazza. Le prime due servono a chi deve accompagnare i figli alle scuole medie, l'altra è più comoda per chi invece frequenta ancora le elementari.

_{Immagine realizzata con Canva}

Il problema sorge spesso quando di figli da accompagnare se ne ha più di uno ed in istituti diversi. Anche io ricado in questa categoria, ma in realtà, vista la limitata distanza (parliamo di meno di cento metri) tra un lato e l'altro della piazza, preferisco parcheggiare in mezzo (zona solitamente più sgombra) o comunque optare per una delle due soluzioni, facendo qualche passo in più a piedi per accompagnare l'altro pargolo.

Da quello che vedo tuttavia, difficilmente l'automobilista medio italiano accetta di non sostare totalmente appiccicato al suo luogo di destinazione, e questo anche a costo di riaccendere la macchina per spostarla di qualche decina di metri e bloccare il traffico. Parafrasando in maniera più educata Il Marchese del Grillo, si può dire che il mantra di solito è: "Basta che sto comodo io, voi arrangiatevi."

Stamattina per l'appunto nuova puntata di questa sit-com involontaria, per di più aggravata dalla pioggia. Protagoniste, due macchine provenienti dall'entrata Est scuole medie, una parcheggiata di fronte alla scuola, in partenza, una proveniente da quella Ovest, una dalla sud e una parcheggiata nelle prime file centrali.

_{Immagine realizzata con Canva}

Tutte all'unisono in movimento, e capaci di bloccarsi per un paio di minuti nella via di scorrimento del parcheggio, senza più comprendere a chi toccasse fare la prima mossa. Chi proveniva da Ovest aveva intenzione di scaricare i figli davanti alle scuole medie e non ci pensava affatto di accontentarsi di un parcheggio più indietro. Capisco la pioggia, ma due gocce in testa, anzi sull'ombrello, non hanno mai ucciso nessuno.

Allo stesso tempo, chi aveva appena lasciato i figli alle elementari, ha pensato bene di scegliere l'uscita Est per riprendere la via dei propri affari, incrociandosi con chi stava per entrare. E per ultimo, la chicca, il genio proveniente dall'area parcheggi centrale che non ne voleva sapere di fare un giro più largo per uscire, ed evitare il trambusto, ma si è andato ad infilare proprio nel mezzo.

Lo schema qui sopra, disegnato con Canva, riassume in maniera schematizzata la comicità della situazione. Almeno da un punto di vista visivo, perché da quello sonoro è stato un ulteriore spettacolo, tra chi abbassava il finestrino per caldeggiare il da farsi quello di fronte e chi aveva già perso la pazienza, attaccandosi al clacson.

Tutto sotto gli occhi dei ragazzi delle medie che divertiti dalla scena stavano per entrare a scuola, probabilmente deridendo la nostra generazione. E almeno in questa circostanza, non mi sento di dar loro torto.