Arrivederci Hulk, campione "Immortale" dal cuore italiano (Parte II) - Goodbye Hulk, ‘Immortal’ champion with an Italian heart (Part II) [MULTILANGUAGE]

in Italy4 days ago (edited)

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Hulk Hogan al centro, tra Kevin Nash (sinistra) e Scott Hall, che insieme a lui formavano il nucleo originale della stable NWO. Bill, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

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PER SEMPRE "IMMORTALE"

LINK ALLA PARTE I

Nel 1994, a 41 anni, Hogan si ritrovò senza contratto e nell'occhio del ciclone per lo scandalo steroidi, che ha colpì il mondo del Wrestling. Le sue dichiarazioni in tribunale, secondo le quali gli atleti che assumevano sostanze dopanti lo facevano in piena autonomia, senza il coinvolgimento della federazione, salvarono il proprietario della WWF, Vince McMahon, da una probabile incarcerazione.

Tuttavia, dagli atti del processo, venne ribadita una verità che molti fans avevano fatto finta di non vedere: il Wrestling non si può equiparare ad uno sport, ma è più simile ad uno show di puro intrattenimento. Molte mosse sono reali, altre alleggerite e altre ancora del tutto simulate, ma ciò che più conta è che i risultati dei match vengono stabiliti a tavolino, da un team creativo che si occupa di scrivere le varie storyline.

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Vince McMahon, al centro, tra Undertaker (sinistra) e Brock Lesnar. Jeffhardywhyx at English Wikipedia / Later version(s) were uploaded by Adam1090 at English Wikipedia., Public domain, via Wikimedia Commons

Fu la fine di quell'alone di mistero che da sempre accompagnava la lotta libera professionistica. McMahon lo aveva già dichiarato al senato, cinque anni prima, onde evitare che il suo show venisse equiparato ad un vero sport (con i medesimi regolamenti e le medesime tasse da pagare), ma la risonanza mediatica del processo quella volta fu decisiva nel rompere l'incantesimo.

Un Hogan imbattibile non era più credibile in uno scenario in cui gli spettatori si approcciavano alla lotta come qualcosa di autentico e che presupponeva atleti muscolosi ed in forma, ma inquadrando il tutto nell'ambito del puro spettacolo, la voglia di vedere ancora in azione l'eroe "immortale" era molta.

Fu questa la brillante intuizione di Ted Turner, celebre magnate fondatore, tra l'altro, della CNN e che da poco aveva rilevato la World Championship Wrestling, seconda federazione per importanza nel panorama americano.

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"Macho Man" Randy Savage, John McKeon from Lawrence, KS, United States, CC BY-SA 2.0, da Wikimedia Commons

Ad Hulk e al suo amico "Macho Man" Randy Savage, che lo aveva seguito in quell'avventura, venne assegnato il compito di rilanciare la compagnia e di sfidare lo strapotere della WWF, ma i piani iniziali non si rilevarono troppo utili all'intento: i due amici, osteggiati praticamente da tutta l'ala heel della federazione (i cattivi) vincevano incontri a ripetizione, anche in condizioni "impossibili" da due contro otto, generando diffusa insoddisfazione.

Va bene l'ammissione della spettacolo, ma anche alla sospensione dell'incredulità deve essere posto un limite, per non scadere nel ridicolo. Hogan cominciò ad essere fischiato in tutte le arene, ma fu proprio a questo punto che la sua carriera si rivitalizzò del tutto, grazie ad una geniale intuizione del vicepresidente della compagnia, Eric Bischoff: trasformarlo in un heel a capo della spietata fazione New World Order.

☝🏼HOGAN TURNS HEEL☝🏼

L'"Immortale", l'eroe di intere generazioni che per quasi quindici anni aveva impersonato la lotta del "bene" contro il "male", si era convertito al lato oscuro per la prima volta in carriera, diventando il personaggio più odiato e senza scrupoli del mondo del Wrestling.

I membri del NWO, che a lui facevano capo, si distinguevano per essere lottatori violenti, scorretti e senza scrupoli, che non lesinavano pestaggi di gruppo e severe punizioni nei confronti di chi non si sottometteva alla loro dittatura. Hogan rappresentava non solo il leader di questa fazione, ma il comandante e cervello che si nascondeva dietro ad ogni azione meschina.

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Hulk Hogan, di spalle, in tenuta nera del NWO. Mshake3 at English Wikipedia, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons

I membri del NWO, che a lui facevano capo, si distinguevano per essere lottatori violenti, scorretti e senza scrupoli, che non lesinavano pestaggi di gruppo e severe punizioni nei confronti di chi non si sottometteva alla loro dittatura. Hogan rappresentava non solo il leader di questa fazione, ma il comandante e cervello che si nascondeva dietro ad ogni azione meschina.

Una storyline vincente che permise per oltre cinquanta settimane consecutive agli show della WCW, anche grazie alla maestria dell'interpretazione di Hulk, di raggiungere un obiettivo considerato all'inizio fantascientifico: superare negli ascolti e in popolarità la WWF.

Ma la WCW commise l'errore di tirarla troppo per le lunghe e dopo tre anni Hogan si stufò di dover interpretare il ruolo del cattivo, soprattutto all'interno di una narrazione che stava riscontrando sempre meno interesse. I contrasti con uno dei nuovi dirigenti, Vince Russo, nonché la crisi economica attraversata dalla compagnia, portarono Hulk ad un clamoroso ritorno in WWF, nel frattempo destinata a diventare WWE.

Inizialmente, nei piani di Vince McMahon, Hogan, insieme a Kevin Nash e Scott Hall, gli altri due fondatori del NWO, avrebbe dovuto rivestire i panni del cattivo e ridare vita alla temibile banda, ma il tifo del pubblico in suo favore, desideroso di riaverlo tra i "buoni", convinse tutti che, prima della definitiva uscita di scena, era tempo di far ritornare l'eroe "immortale" alla sua antica veste.

☝🏼HOGAN WINS LAST TITLE☝🏼

Vinse un'ultima volta il titolo del mondo nel 2002, a quasi cinquant'anni suonati, ma lo detenne per meno di un mese, sconfitto da Undertaker. Da quel momento in poi per Hogan, anche a causa di evidenti limiti fisici, furono previsti solo match di contorno, con l'ultimo acuto della vittoria dei titoli di coppia combattendo accanto ad Edge.

L'ultimo vero incontro di Hogan, prima di combattere ancora qualche match in federazioni minori o tour in giro per il mondo, risale al 2006, quando a Summerslam, uno dei PPV più importanti della compagnia, sconfisse Randy Orton.

Una leggenda inimitabile, dal cuore italiano, che per molti bambini della mia generazione ha rappresentato uno dei primi veri "eroi" dell'infanzia. Riposa in pace Hulk, ammesso che da lassù tu non sia già impegnato ad intrattenere anche gli angeli.

☝🏼HOGAN WINS TAG TEAM TITLE☝🏼

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