CinePassaporto: il mondo in streaming (Ep. 2 - Parte II) - CinePassport: The World in Streaming (Ep. 2 - Part II)

EPISODIO 2 - THAILANDIA (PARTE II) |
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Questo post fa parte del progetto #cinepassport.
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How to Make Millions Before Grandma Dies (2024)
Paese: Thailandia - Piattaforma: Netflix
Regista: Pat Boonnitipat - Sceneggiatore: Thodsapon Thiptinnakorn - Protagonisti: Putthipong Assaratanakul, Usha Seamkhum
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Secondo Tempo
Il distacco tra il primo e il secondo tempo del film è netto. La drammaticità delle scene, accompagnate da musiche particolarmente azzeccate, aumenta progressivamente, anche per via del peggioramento delle condizioni di Mengju, ora ritratta senza capelli nel classico effetto indesiderato della chemioterapia.
Al centro della scena tuttavia rimane il rapporto tra la nonna e il nipote, capace di evolversi e di diventare sempre più stretto. M. cucina per la donna, la accudisce di notte e adesso sembra apprezzare in maniera sincera il tempo passato con lei.
Dal canto suo, anche Mengju sembra aver vinto le diffidenze iniziali provate nei confronti del ragazzo e mentre sono impegnati in una classica partita di carte serale, gli confida la sua gioia nell'averlo costantemente accanto a lei.
E' di nuovo domenica, ma questa volta nessuno dei figli si presenta a casa della madre, come sempre vestita a festa per trascorrere con loro il tradizionale pranzo. Sew, commessa in un supermercato, è obbligata a lavorare a causa della carenza di personale, Kiang si mostra offeso dopo la scelta della donna di tornarsene a casa e Soei semplicemente non risponde al telefono.
Mentre ripongono il cibo preparato nella dispensa, nonna e nipote si accorgono che nel barattolo in cui Mengju conservava i suoi risparmi, quasi tutti i soldi sono spariti. Inizialmente la donna se la prende con M., ma il ragazzo è innocente, come testimoniano le immagini riprese dalla telecamera che lui stesso aveva installato durante i primi giorni del suo trasferimento.
A rubare il denaro, ben 200.000 Bath (circa 5000 euro) è stato Soei, durante una delle sue ultime visite. M. si reca a casa sua, scoprendo le condizioni difficili in cui vive, ma lo affronta ugualmente a muso duro, rimproverandolo per quel gesto vergognoso e ricordandogli come alla nonna tocchi lavorare duramente per mettere da parte dei risparmi.
Soei, pur mostrando un piccolo rimorso, sostiene di aver agito in quel modo per mancanza di alternative, schiacciato da un debito di 1 milione di Bath. Chiede ad M. di intercedere per lui presso Mengju, al fine di procurargli altri soldi e il ragazzo, pur di non dare un ulteriore dispiacere alla nonna, torna il giorno dopo con la cintura d'argento che aveva ereditato dal nonno paterno, regalandola allo zio.
M. conferma la sua nobiltà d'animo nel successivo dialogo con la nonna, tacendo sull'accaduto e riferendole di non aver trovato Soei in casa, partito per lavoro, ma proprio in quel momento qualcuno si presenta alla porta. Pensando ad un creditore dello scapestrato figlio, Mengju vuole occuparsi in prima persona della cosa, intimando al nipote di nascondersi.
A presentarsi è invece un giovane ragazzo sulla trentina, dai modi garbati e ben vestito, che aveva visto l'annuncio di vendita della casa inserito da M. prima di andare a vivere dalla nonna, sostenendo di essere interessato all'acquisto.
Non ricevendo risposta ai messaggi recapitati all'inserzionista, si è presentato di persona, ma di fronte all'opposizione della donna, che inizialmente aveva pensato ad un ulteriore colpo basso di Soei, il potenziale compratore le rivela il nome della persona di riferimento scritto sull'annuncio. Si tratta di M., che ingenuamente aveva lasciato una traccia così evidente senza preoccuparsi delle conseguenze.
Mengju nega di conoscerlo e congeda l'estraneo, ma per lei è un brutto colpo. E' convinta che anche il nipote di cui si stava iniziando a fidare le abbia giocato un tiro mancino alle spalle, sebbene il ragazzo si fosse effettivamente dimenticato dell'annuncio e non avesse più risposto a nessuna richiesta.
L'anziana compra così una camicia bianca al nipote e nel mostrargliela lo invita a cercarsi un lavoro. Sta per terminare l'ultimo ciclo di chemioterapia e non ha più bisogno di lui. Si fa tuttavia accompagnare da M. un'ultima volta, in visita dall'anziano fratello, che alla morte dei loro genitori aveva ereditato una grande fortuna.
Mengju gli chiede un milione di Bath, con lo scopo di comprare una di quelle ricche cappelle del cimitero tanto desiderate, ma nonostante a lui fossero toccati per intero i beni dei genitori, il fratello la caccia in malo modo, intimandole di non farsi più vedere.
Tornando a casa, l'anziana rivela ad M., scettico sull'opportunità di spendere tanti soldi per una tomba, quale fosse il suo reale desiderio: fare in modo che i figli e i nipoti, dopo la sua morte, si incontrino ancora, almeno una volta all'anno. Cosa più probabile nel caso in cui si possegga una lussuosa cappella.
Intanto, dopo l'ultimo ciclo di cure, la situazione non è migliorata. Durante la notte Mengju ha una crisi che costringe M. a portarla in ospedale. Qui Kiang intima a Sew di tirare fuori l'atto della casa dell'anziana madre, in modo da farsela intestare, ma la donna ha già provveduto ad anticipare tutti, lasciandola in eredità a Soei.
Mengju viene dimessa ed il nipote ha un duro confronto con lei. Le chiede i motivi per cui abbia assegnato la casa proprio al più disgraziato dei suoi figli, ottenendo la risposta più logica che possa provenire dal cuore di una madre: "E' quello che ne ha più bisogno".
Soei vende la casa in fretta e sistema la madre in un ospizio, mentre M. ritorna alla vita di prima. Incontra la cugina Mui, che forse per compassione gli offre un lavoro: è stata chiamata da un'anziana zia malata per assisterla negli ultimi mesi di vita. Se il ragazzo si fosse offerto di dividere il lavoro con lei, un domani si sarebbero potuti spartire l'eredità.
Tuttavia, M. è profondamente cambiato e non accetta l'offerta. Preso dalla nostalgia e senza più secondi fini, va a trovare la nonna nella casa di cura, dove incontra lo zio Soei. Quest'ultimo, in segno di riconoscenza, offre al ragazzo dei soldi, ma M. rifiuta e gli consiglia di tenerseli stretti, in quanto, da quel momento in avanti, avrebbe dovuto cavarsela da solo.
Entra nella stanza che Mengju divide con altre donne anziane. La trova abbandonata su un letto, nello stato di chi si sta volutamente lasciando andare e, non sopportando l'idea che la nonna passi in quel modo gli ultimi giorni della propria vita, la sprona ad alzarsi, e ad andare a casa con lui.
Mengju si riprende e trascorre ancora qualche giorno di serenità in compagnia di Sew e del nipote, per poi spegnersi una notte, accanto ad M., mentre il ragazzo le sussurra la stessa ninna nanna con la quale la nonna lo faceva addormentare quando era piccolo.
Mentre è impegnato per i preparativi del funerale, M. riceve una telefonata dalla banca. A sorpresa, Mengju aveva fatto intestare un libretto di risparmio a suo nome ed ora il ragazzo deve ritirarlo. Tornando a piedi dalla banca, si ricorda all'improvviso di una scena, accaduta mentre era bambino.
Stava percorrendo lo stesso tragitto con la nonna, nel giorno in cui lo stesso libretto era stato aperto. Nella tipica ingenuità dei bambini, M. le aveva chiesto di versarci sopra dei soldi ogni mese, al fine di arrivare ad averne così tanti da poterle un domani regalare una nuova casa.
Nell'ultima scena, il carro che trasporta la bara è pronto. Accanto alle spoglie della nonna, siedono i suoi familiari. Ad M. è concesso l'onore dell'ultima "chiacchierata" con la salma ed il ragazzo informa la nonna di averle finalmente comprato, con i soldi ricevuti da lei in eredità, la ricca cappella, la nuova "casa" che desiderava tanto e che ora sarebbe stata sua per sempre.
TITOLI DI CODA, APPLAUSI.
GIUDIZIO FINALE
Un film ispirato ad una storia vera, quella dello sceneggiatore Thodsapon Thiptinnakorn e dell'assistenza prestata alla nonna, durante gli ultimi mesi della sua vita. Centrale il tema del rapporto con i parenti anziani, con la critica nemmeno troppo velata al comportamento di chi tende a dimenticarli o a ricorrere a loro solo in caso di necessità.
Il ritmo della pellicola è tipicamente asiatico, lento, profondo e riflessivo, ma ugualmente capace di non annoiare in nessuna parte della storia. Stupenda la colonna sonora, particolarmente azzeccata ed in grado di sottolineare le scene più drammatiche al meglio.
Mi è piaciuta l'evoluzione dei personaggi, sia per quelli positivi che per quelli negativi, avvenuta nei tempi giusti per lo sviluppo della trama e per accompagnare lo spettatore verso la progressiva maturazione del proprio giudizio.
Forse un po' prevedibile il finale, ma sinceramente sarebbe stato difficile immaginarsene uno troppo diverso.
Voto finale: 8.5/10
Ci vediamo al prossimo viaggio nel mondo del cinema!
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