Passaggio al confine tra Armenia e Georgia

in Italy3 days ago

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Tbilisi, il Parlamento. Foto di proprietà dell'autore

Il passaggio da Yerevan a Tbilisi, prenotato direttamente domenica scorsa presso gli uffici della Hayreniq Tour, si è rivelato preciso in ogni dettaglio. Se doveste capitare da queste parti, potete affidarvi a loro per qualsiasi tipo di trasferimento abbiate bisogno. Ma, piccolo spoiler, sappiate che in Armenia e Georgia lo stile di guida è piuttosto aggressivo e riservato a passeggeri con stomaci forti.

Il costo per una marshrutka condivisa da 11 posti è pari ad 8000 dram a persona (circa 18 euro), ma con l'aggiunta di 3000 dram ci è stata offerta la possibilità di prenotare un transfer privato in Mercedes 7 posti, con pick up direttamente sotto casa e accompagnamento sotto il portone della nuova destinazione.

Non ci piace mai troppo spendere soldi "superflui" per acquistare servizi premium, ma pensando al contorno e facendo due calcoli sulla comodità del viaggio (tra tutto, quasi sei ore), sul tempo risparmiato e sulla possibilità di evitare lo stress di ricercare un nuovo passaggio dal punto di rilascio alla casa di Tbilisi, questa volta abbiamo finito per accettare.

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A destra, armato di cuffie, io accanto all'autista. Foto di proprietà dell'autore

Il van è arrivato al nostro ormai ex indirizzo di Yerevan addirittura con dieci minuti di anticipo rispetto all'appuntamento delle dieci, per mostrarci i "servizi" a bordo del mezzo: acqua e qualche snack a disposizione nella piccola cella frigo posta tra il guidatore e il sedile accanto, Wi-Fi gratuito (ma solo fino al confine con la Georgia), una pausa programmata per pranzo e altre a richiesta.

Uscire da Yerevan, per il traffico quotidiano al quale si sono aggiunti i rallentamenti di un incidente, ha richiesto più di mezz'ora, passata la quale il nostro simpatico autista, che non parlava una parola d'inglese, ha iniziato a premere il pedale di destra come Nigel Mansell alla guida della Williams nel 1992.

Il mezzo era senza dubbio dotato di ottimo spunto, ma alcuni sorpassi, avvenuti su strade ad una sola corsia per senso di marcia, mi hanno fatto invecchiare di oltre dieci anni. In particolare uno, avvenuto poco prima della sosta programmata, ha visto il Mercedes superare ben due auto che lo precedevano e rientrare poco prima di una curva.

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Lago di Sevan, foto di proprietà dell'autore

E in quel momento ho pregato tutti i miei Santi che nessuno spuntasse dall'altra parte della carreggiata, perché l'incidente sarebbe stato probabilmente inevitabile. Credo tuttavia che l'episodio, nonché i nostri commenti (che pur non avendo compreso nel senso letterale ha inteso alla perfezione in quello pratico) abbiano spaventato un po' anche lui, perché il suo stile di guida è diventato più rilassato.

Alla sosta, avvenuta fuori da una sorta di autogrill posto in una strada comunale, ha fumato mezzo pacchetto di sigarette (probabilmente la fretta era dovuta al richiamo della nicotina), mentre noi ci siamo concessi un piccolo spuntino, con qualche snack dolce e salato. Niente caffè, a rendere l'esperienza "eccitante" ci aveva già pensato l'autista.

Al confine arriviamo intorno alle 15. La procedura per l'attraversamento terrestre non è molto diversa da quella di un aeroporto, con i controlli dei passaporti in uscita dal nuovo Paese a precedere di qualche centinaio di metri quelli in entrata.

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Il confine tra Armenia e Georgia. Foto di proprietà dell'autore

Ci avevano raccontato che i georgiani sono piuttosto scrupolosi nel controllo dei bagagli, specialmente sui medicinali (alcuni comuni da noi, come l'Efferalgan o l'Actigrip sono vietatissimi e considerate delle droghe a tutti gli effetti), ma oltre ad una rapida occhiata ai passaporti, nessuno ha voluto guardare dentro gli zaini. Anzi, i ragazzi sono stati accolti persino con un "buongiorno" e qualche altra parola in italiano.

E dell'accoglienza georgiana ne abbiamo avuto riprova un paio d'ore dopo, quando tornati dalla prima spesa di Tbilisi un gruppetto di sei signori, quasi tutti avanti con l'età, che avevamo salutato prima di uscire, mi ha invitato a bere un bicchierino di vino insieme a loro, nel cortiletto del condomino nel quale avevano organizzato una tavolata.

Impossibile rifiutare, per educazione e poi perché il vino era veramente buono. Della città, iniziamo a parlare meglio domani, quando avrò qualcosa di preciso da raccontare oltre alle prime impressioni serali.

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Tbilisi, una fontana del centro. Foto di proprietà dell'autore

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bellissima città tbilisi !
come dici te lo stile di guida è molto aggressivo ma anche armonioso nella sua natura
ho visitato anch io la georgia anni fa =)
all epoca c erano i lari come moneta però non quella che hai menzionato te dram

Ciao e grazie per essere passata di qua! I Lari sono ancora la moneta utilizzata qui in Georgia, i Dram vengono usati in Armenia. Abbiamo pagato il viaggio in Dram perché prenotato direttamente a Yerevan.
Rispetto all'Armenia, in Georgia sembra esserci molto più turismo internazionale, abbiamo incrociato già anche diversi italiani.

Ciao @frafiomatale! What a fantastic glimpse into your journey from Yerevan to Tbilisi! The photos are stunning, capturing the essence of both cities and the beautiful landscapes in between, especially that shot of Lake Sevan!

I love your detailed breakdown of the travel options and your humorous take on the ahem "spirited" driving style. It's these personal anecdotes that really bring your travelogue to life. Also, that spontaneous wine with the locals? Pure gold! It's moments like these that truly make a trip memorable.

I'm already looking forward to your next post diving deeper into Tbilisi! What are some of your favorite spots so far? Thanks for sharing your adventure!