Tbilisi, dal mercatino delle pulci al pittoresco quartiere di Avlabari

in Italy16 hours ago

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Tbilisi, il mercatino delle pulci. Foto di proprietà dell'autore

Così come accaduto la mattina precedente, anche la domenica la città impiega mediamente più tempo per risvegliarsi e per riversare lungo le strade la "sua" gente. Il traffico, solitamente impazzito e caotico, è quasi assente e il vociare continuo che si percepisce sui marciapiedi ha più le sembianze di una chiacchierata rilassata.

Abbiamo pensato subito che avremmo faticato a trovare qualcosa di aperto, un po' come accade nelle nostre città nel giorno che conclude la settimana, ma questi cambiamenti sono in realtà solo momentanei: tutte le attività commerciali rimangono attive regolarmente anche di domenica.

Quasi ovunque, anche dal fruttivendolo o dagli invitanti chioschetti che preparano cibo locale, è possibile pagare gli acquisti con la carta di credito, ma è sempre bene avere con sé anche un po'di moneta contante, da utilizzare in quei posti dove è necessaria (per il cambio migliore, cercare i banchi della Western Union, ce ne sono tre nella zona centrale).

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Mercatino delle pulci, foto di proprietà dell'autore

Uno di questi è il caratteristico mercatino delle pulci, che si tiene ogni giorno nei pressi del Dry Bridge, a circa un chilometro di distanza da Piazza della Libertà e dalla città vecchia. Le bancarelle sono centinaia, una sorta di piccolo Eden per chi è appassionato di antichità e mercati.

La prima parte è occupata dagli artisti più moderni, che espongono quadri o altri manufatti di propria produzione, ma addentrandosi nel parco si trovano, a mio avviso, le cose più interessanti. E' possibile infatti scorgere medagliette antiche, vecchi passaporti, libri e giornali, giocattoli e diversi altri oggetti di uso quotidiano, come telefoni, radio, utensili, tutti di stampo prettamente sovietico.

A differenza di quanto accade in centro, i venditori appaiono molto discreti e tendono a non richiamare i turisti (al mercatino sono presenti quasi solo forestieri) che passeggiano tra i banchi, al fine di convincerli a dare un'occhiata per forza alla loro merce.

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Immancabili dischi di cantanti italiani, famosissimi da queste parti. Foto di proprietà dell'autore

Tuttavia, scambiare quattro chiacchiere (forse due, visto che difficilmente parlano inglese) con le dolcissime e sorridenti babushke locali è un'esperienza da non perdere. Così come contrattare su un prezzo, dato che i venditori, nel gioco delle parti, tenderanno sempre a partire con una "sparata" piuttosto alta.

Belle sensazioni, che ci hanno fatto venire voglia di svuotare la cantina e di affittare uno spazio, quando torneremo a casa, in uno dei mercatini simili tenuti nella nostra zona. Ma questa è ovviamente un'altra storia, così come profondamente diversa l'atmosfera respirata alla Cattedrale della Santissima Trinità, visibile da ogni punto della città.

Per raggiungerla bisogna attraversare il pittoresco quartiere di Avlabari, dove la modernità del centro lascia il posto ad un ambientazione decisamente più genuina e popolare. Qui si possono scorgere ancora vecchie botteghe di vestiti, banchi di frutta e formaggio mai modernizzati, nonché forni di terracotta con metodi di cottura antichi.

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A sinistra, banco di formaggi ed altri generi alimentari ad Avlabari. A destra, forno di terracotta per la cottura del pane. Foto di proprietà dell'autore

I lavori di costruzione della Cattedrale sono iniziati dopo la caduta dell'Unione Sovietica, anche se la definitiva consacrazione è avvenuta solo nel 2005. Vista la sua relativa modernità, all'interno non presenta i caratteristici affreschi antichi dell'arte ortodossa, ma la vista esterna è davvero spettacolare.

L'altezza complessiva della struttura supera i cento metri, tanto da renderla la terza chiesa ortodossa più alta al mondo, dopo quelle di Mosca e San Pietroburgo, mentre tutt'intorno si espandono dei rilassanti giardini la cui superficie arriva a sfiorare i cinquemila metri quadrati.

Una visita, al quartiere di Avlabari e alla Cattedrale che lo domina con la sua imponenza, che rendono senz'altro più completa, anche da un punto di vista culturale, la visita di una grande città come Tbilisi.

A domani!

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Cattedrale della Santissima Trinità, foto di proprietà dell'autore

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