Un posto incantevole a due passi da Kutaisi: la riserva naturale di Sataplia

frafiomatale (77)modin Italy • 3 months ago

_{Sataplia Cave, foto di proprietà dell'autore}

Vista la sensazione di ritrovarsi sempre a girare per gli stessi posti, nel post precedente abbiamo descritto le strade del centro di Kutaisi come una sorta di moderna Wayward Pines, la cittadina immaginaria creata dalla penna di Blake Crouch e trasformata gli scorsi anni in una serie TV con protagonista Matt Dillon.

Tuttavia il capoluogo dell'Imerezia vede nei suoi immediati dintorni diverse attrazioni interessanti, come le Grotte di Prometeo, il Monastero di Gelati o la riserva naturale di Sataplia, luogo quest'ultimo risultato vincitore del sondaggio interno (anche perché il più vicino alla città e il più facile da raggiungere) ed eletto così a meta finale di quella che probabilmente rimarrà alla storia come l'unica domenica imereta della nostra vita.

A differenza di quanto accadeva a Tbilisi, dove gli autisti di Bolt sono numerosi e disseminati in ogni angolo della città, a Kutaisi e dintorni il ruolo di leader del trasporto taxi è senz'altro assegnato alla compagnia Maxim. Il funzionamento è il medesimo di gemelle come Yandex o la stessa Bolt: si scarica l'App, si introducono punto di prelievo e destinazione e si sceglie tra le varie opzioni a disposizione, da basic a deluxe, passando per i Minivan, scelta obbligatoria per un gruppo di 5 persone come il nostro.

_{Cartello informativo a Sataplia, foto di proprietà dell'autore}

Il prezzo della corsa è già stabilito prima della conferma finale e la scelta di pagare via carta di credito o in contanti all'autista spetta al cliente. Peccato però che la cara Maxim non preveda l'utilizzo da parte di clienti stranieri, perché se con le altre due compagnie citate la registrazione è facile anche con un profilo Google, con essa è obbligatorio possedere una sim card georgiana, pena l'impossibilità di ricevere il messaggio con il codice di conferma all'iscrizione.

L'autista di Bolt della sezione minivan, a quanto pare l'unico disponibile di domenica, visto che subito l'App non permetteva di scegliere in quella categoria di auto, si presenta con una vecchia Opel Zafira, comunicando l'indisponibilità del sesto sedile in quanto rotto. Rinunciare o stringersi un po' e andare lo stesso? Ovviamente la seconda, anche perché che gusto ci sarebbe senza un po' di avventura?

A Sataplia arriviamo così un po' stipati, schivando mucche e percorrendo stradine piuttosto tortuose, in una ventina di minuti per un costo di 14 Lari (meno di 5 euro), giusto in tempo per la partenza del giro guidato delle 10.30. Il biglietto costa 20 Lari per gli adulti (circa 6,50 euro) e solo 5,50 Lari (meno di 2 euro) per i ragazzi minori di 18 anni.

_{Stalattiti nelle grotte di Sataplia e impronte di dinosauro, foto di proprietà dell'autore}

Una simpatica ragazza ha condotto noi e gli altri visitatori lungo il percorso, fermandosi lungo step predefiniti per fornire le spiegazioni di quanto stavamo osservando in tre lingue diverse, georgiano, russo e inglese, ognuna di esse parlata con una fluidità impressionante.

A Sataplia è possibile ammirare vere impronte di dinosauri, ma la parte forse più spettacolare è la passeggiata di quasi due chilometri lungo le grotte, adornate da meravigliose formazioni minerali, come stalattiti o stalagmiti vecchie di milioni di anni. Uno spettacolo della natura che da solo ripaga il prezzo del biglietto.

Sataplia prende il nome dalla montagna (un vulcano ormai estinto) posta di fronte alla riserva, visibile una volta tornati in superficie, ma soprattutto in lingua georgiana assume il significato di "luogo mieloso", per via di una nutrita colonia di api "speciali" che da secoli nidificano lungo le rocce scoscese disseminate nel parco.

_{Vista fuori dalle grotte, foto di proprietà dell'autore}

Nell'ultima parte del parco la guida si congeda, permettendo ai visitatori di girare in autonomia. Ci attardiamo in fondo al gruppo per fare qualche foto e lei, che ci aveva sentito parlare tra di noi in italiano, ci avvicina timidamente per raccontarci quanto ami la nostra cultura e il suono della lingua di Dante.

La ringraziamo per i complimenti, che ricambiamo per la sua straordinaria capacità di spiegare argomenti simili in tre lingue diverse, senza mai una indecisione o un intoppo e ci dirigiamo verso la parte finale del parco, pensata per i più piccoli.

Qui è infatti presente una sorta di Jurassic Park, dinosauri ricreati in maniera fedele all'originale ed animati artificialmente, con tanto di riproduzioni dei presunti versi emessi, nonché uno spettacolare balconcino panoramico con pavimento formato da spesse lastre di vetro.

_{Riproduzione di un dinosauro, nell'area dello Jurassic Park, e vista sul balconcino panoramico}

La nostra esperienza nella parte più "europea" dell'Asia, trascorsa tra Armenia e Georgia, termina qui. E' tempo di tornare in UE, ma prima di disfare le valigie e far ricominciare un altro anno domestico, ci sarà tempo ancora per una piccola avventura polacca.

A domani!

_{L'aeroporto di Kutaisi, foto di proprietà dell'autore}