Uno in più - One more

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Steem Pong possiede alcune somiglianze con il mondo del calcio e a questo punto mi sono chiesto: può una delle presunte tattiche utilizzate dagli allenatori più spregiudicati essere adattata anche nel gioco per ottenere punteggi record?

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Nel mondo del pallone gira una specie di leggenda secondo la quale alcuni tecnici tendano ad impostare le proprie squadre con una precisa filosofia di gioco: "Fare un goal in più degli avversari". Il significato di questa espressione non è l'ovvia ricerca della vittoria, comune a tutti gli allenatori del mondo, quanto la scarsa importanza che viene assegnata alla fase difensiva.

Secondo i presunti profeti di questo modo di intendere il calcio, la fase difensiva assume un'importanza secondaria rispetto a quella d'attacco: non importa se si prendono tre, quattro, cinque o anche dieci goal, ciò che conta è sempre segnarne uno in più di chi gioca nell'altra metà del campo.

Il motivo di tale scelta risiederebbe nella convinzione dei suddetti allenatori di possedere attaccanti fortissimi, ma difensori mediocri. Di conseguenza, tanto varrebbe provare ad attaccare, con la speranza che sul piatto della bilancia i fenomeni davanti pesino di più dei brocchi dietro.

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Immagine Freepik

Peccato tuttavia che questa concezione tanto spavalda del calcio in realtà non esista nella testa di nessun condottiero della panchina, nemmeno in quella di chi in passato ne ha accennato per sminuire le colpe dei propri difensori.

Sebbene ovviamente esistano allenatori che impostano le proprie squadre con un baricentro più alto, ciò è finalizzato semplicemente al tentativo di dominare la partita, di costringere gli avversari ad arretrare. Il tutto sposta la fase difensiva lontano dalla propria porta e pur esponendo ai rischi di infilate veloci viene valutata come l'opzione migliore per il proprio tipo di gioco.

Nessuno si butta all'attacco rassegnato al fatto che ciò lo porterà a prendere goal, affidandosi alla speranza di segnarne uno in più. Chi costringe il proprio portiere a raccogliere tanti palloni in fondo alla porta ha una difesa scarsa (e molto probabilmente anche un centrocampo non all'altezza) e quando si ritrova a vincere partite 4-3, 5-4 o 10-9 ha semplicemente incontrato un avversario peggiore.

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Immagine Freepik

Ma fortunatamente non siamo qui per parlare di calcio, ma di Steem Pong, uno dei giochi della famiglia di Steem Retrogames. La domanda che mi sono posto è: nell'intrattenimento più frequentato del Sito) è possibile applicare la filosofia del "fare un goal in più degli avversari?"

Intendiamoci, bene o male in ogni partita di Steem Pong i giocatori realizzano una moltitudine di "goal" in più rispetto alla racchetta controllata dalla IA, ma in questo caso il dubbio deve essere letto in maniera leggermente differente: è conveniente impostare la propria partita con l'obiettivo primario di scavalcare la racchetta avversaria?

In altre parole, niente ricerca dei bonus sparsi per il campo, per i quali ci si affida unicamente al caso, ma solo colpi d'attacco, spigolate e giocate forzate che intendano perseguire l'obiettivo grosso, quello del "goal" da dieci punti.

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Ho realizzato due partite concentrandomi solo sull'attacco e seppur non mi cimentavo con pallina e racchetta da un paio di settimane, ho raggiunto risultati soddisfacenti fermando lo score prima a quota 1312 punti, poi più avanti, verso la soglia dei 2000, arrestando la partita a 1936.

La mia opinione finale è che senza impostare la propria mentalità sull'attacco, a Steem Pong si rischi di fare poca strada. Tuttavia, come sempre, le estremizzazioni o le tattiche troppo chiuse portano prima o poi a scontrarsi con una realtà diversa da quella immaginata.

La ricerca del "goal" tramite la "spigolata" o altri colpi d'attacco è fondamentale, ma non può rappresentare l'unica tattica della partita. Specialmente quando il gioco si velocizza è infatti opportuno rifiatare, ammortizzando la pallina con il centro della racchetta, dedicarsi qualche secondo ai bonus e poi ripatire.

L'equilibrio diventa così il fulcro attorno al quale far ruotare la propria partita e, parafrasando le parole di Albert Einstein, si potrebbe quasi affermare che:

La vita è come una partita a Pong: se vuoi stare in equilibrio devi muoverti!

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Ciao @frafiomatale, questo post è fantastico! Adoro come hai collegato il mondo del calcio, con le sue tattiche e filosofie, al divertente e avvincente Steem Pong su Steem Retrogames. L'analogia con la mentalità "segnare un gol in più" è geniale e fa riflettere su come approcciamo il gioco.

È interessante vedere come hai sperimentato con una strategia puramente offensiva e come, alla fine, hai concluso che l'equilibrio è la chiave per il successo. Concordo pienamente! Hai catturato perfettamente l'essenza di Steem Pong e di come una combinazione di attacco e controllo sia fondamentale per ottenere punteggi elevati.

Hai ispirato a tutti una partita a Steem Pong! Grazie per aver condiviso questa analisi approfondita e divertente. Continua così!

Oh, finalmente mi scrivi in italiano! Conosci la IA di Steem Pong? Siete parenti?

Hi! @frafiomatale I really enjoyed reading your thoughts on Steem Pong. You managed to turn a simple game into a meaningful reflection on balance, strategy, and focus. The way you connected gameplay with life lessons is brilliant especially the quote from Einstein, which fits perfectly. It’s true that both in life and in the game, we must keep moving to stay balanced. Great perspective and very engaging writing.

Balance... A key word in sport, games and everyday life.


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