💧 Il ciclo dell’acqua: una storia semplice, ma profonda
Tra i primi fenomeni naturali che impariamo da bambini, c’è il ciclo dell’acqua.
Lo osserviamo con curiosità: piove, si formano pozzanghere, poi arriva il sole e l’acqua “sparisce”. Ma non sparisce davvero: sale, si trasforma in vapore, forma le nuvole… e dopo un po’, torna sotto forma di pioggia. È un percorso continuo: dall’acqua alla nuvola, dalla nuvola al fiume, e di nuovo da capo.
È un processo semplice da intuire, ma che regge in piedi tutto il sistema vivente del pianeta. Grazie a questo flusso, le piante crescono, i fiumi scorrono, gli oceani si rigenerano. Ogni goccia d’acqua è in viaggio – sempre.
🔍 Un esempio curioso: l’acqua che stai bevendo oggi potrebbe aver viaggiato per migliaia di anni. Potrebbe essere evaporata da un lago africano, poi condensata nei ghiacci dell’Himalaya, e ora passata dal tuo bicchiere. Ogni goccia ha una storia.
Ma il ciclo dell’acqua ci parla anche su un altro livello, meno scientifico e più umano.
C’è qualcosa di profondamente spirituale in questo processo. L’acqua non scompare, ma si trasforma. Cambia stato, cambia altezza, cambia velocità… ma rimane sé stessa. È flessibile, ma costante. Si adatta, ma non si spezza.
Un po’ come noi, quando attraversiamo periodi di trasformazione, di attesa, di ritorno. A volte siamo “in alto”, sospesi come vapore. Altre volte torniamo a terra, stanchi ma essenziali. E poi, lentamente, ripartiamo.
💬 Il ciclo dell’acqua ci insegna questo: che ogni passaggio, anche quello che sembra una scomparsa, è parte di un percorso. E che tornare non significa ricominciare da zero, ma tornare diversi, più pronti, più profondi.
"Testo creato con l'assistenza di un'intelligenza artificiale (ChatGPT), rivisto e adattato dall'autore."
molto profondo come ciclo , il delicato meccanismo della terra , vedere ora come è tutto sfasato per la geoingenieria è molto deleterio x uomo e natura ...