Svalbard sotto assedio: tracce di farmaci e cosmetici nelle acque cristalline (by @kork75)

Le acque cristalline dell'Artico, simbolo di purezza e isolamento, non sono più immuni dall'impatto dell'attività umana. Un recente studio ha rivelato la presenza di tracce di farmaci e cosmetici nelle acque delle isole Svalbard, sollevando preoccupazioni per la sopravvivenza degli organismi acquatici che popolano questo ecosistema unico e fragile.

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Le acque del Kongsfjorden, fiordo delle Svalbard, sono state trovate contaminate da antibiotici, ormoni, antipiretici, caffeina e repellenti per insetti. Questi composti, provenienti dalle basi di ricerca e dal trasporto atmosferico, mostrano una persistenza elevata a causa delle rigide condizioni artiche.

La miscela di contaminanti altera il sistema endocrino degli organismi marini, aumentando la resistenza agli antibiotici e compromettendo la biodiversità. Gli effetti si propagano lungo la catena trofica, minacciando la sopravvivenza di specie.

Le cause principali sono da ricercare principalmente nella mancanza di sistemi di trattamento delle acque reflue nelle basi di ricerca e le basse temperature rallentano la degradazione naturale dei composti. Inoltre, il trasporto atmosferico e oceanico contribuisce alla diffusione dei contaminati.

Gli esperti sottolineano l'urgenza di intensificare i programmi di monitoraggio e promuovere politiche globali per limitare la contaminazione.

Solo un impegno condiviso potrà preservare la biodiversità artica. L'Artico, un tempo simbolo di purezza, è ora esposto a rischi ambientali senza precedenti. È fondamentale agire tempestivamente per salvaguardare questo ecosistema unico e fragile. La ricerca e la collaborazione internazionale sono strumenti chiave per affrontare questa sfida.