Flottilla per Gaza: il coraggio di sfidare il blocco. / Gaza Flotilla: The Courage to Defy the Blockade. [MULTILANGUAGE]

Ciao a tutti amici e amiche di Italy e di Steemit.

Oggi non riesco proprio a parlare di crypto, perché ci sono momenti in cui non si può far finta di niente..

Se “difendersi” significa affamare e bombardare un popolo intero, allora qualcosa davvero non torna.

A ricordarcelo c’è la Global Sumud Flotilla, con imbarcazioni e attivisti da decine di Paesi, che cercano di rompere un blocco navale che dal 2009 isola Gaza dal resto del mondo.

Molti la dipingono come una provocazione, ma in realtà si tratta solo di un atto di coraggio civile.

La Flotilla vuole navigare in acque che sono internazionali, dove ogni nave ha diritto di navigare.

Eppure il blocco resta, in barba al diritto internazionale, rendendo Gaza da 15 anni una prigione a cielo aperto.

I governi stanno sottovalutando che la forza della Flotilla non sta solo nelle barche, ma nel sostegno dell’opinione pubblica mondiale.

Il 22 settembre, solo in Italia, oltre mezzo milione di persone ha manifestato in 65 città. (Rif.)
A Berlino hanno sfilato più di 10.000 persone, a Berna 20.000, a Londra e New York decine di migliaia.
E persino all’ONU, durante il discorso di Netanyahu, oltre 100 delegati da più di 50 Paesi hanno abbandonato l’aula, lasciando la sala semivuota. (Rif.)

Qualcosa finalmente sta cambiando! La gente non accetta più il silenzio. E continuerà a gridarlo, ovunque.

La Flotilla non porta solo cibo e medicine: porta un messaggio universale. Che il diritto internazionale deve valere per tutti. Che la solidarietà non conosce confini.

Se i governi continuano a chiudere gli occhi, saranno i cittadini del mondo a tenerli aperti.
Perché questa non è solo la lotta di Gaza: è una lotta di dignità e libertà che ci riguarda tutti.

Quando la gente comune, associazioni e movimenti internazionali si organizzano per portare aiuti, non è solo un gesto simbolico, ma un atto politico e umano fortissimo.

Quello che mi colpisce è che sempre più persone, in tanti Paesi, scendono in piazza, anche rischiando di essere arrestati.

Questo vuol dire che la narrazione ufficiale dei governi non basta più.
La gente vede la sproporzione di un esercito potente contro civili che vivono sotto assedio, senza difese reali, nella sofferenza quotidiana, e non vuole essere più complice del silenzio.

Chi vorrebbe arricchirsi col progetto della riviera di Gaza, Rif., fregandosene della popolazione, adesso deve fare i conti con l'opinione pubblica internazionale, sempre più forte e numerosa.

La maschera è caduta...la realtà è sotto gli occhi di tutti. Israele e USA come penseranno di giustificare ancora i loro piani politici e militari?
E la UE nel frattempo da che parte della storia vuole stare?

Grazie per aver letto il mio post.