Americans vs cucina italiana: ecco cosa pensano
I due calciatori sono stati ospiti del format “Talk With Us” della Juve, dove, tra una battuta e l’altra, è emerso un confronto davvero curioso tra cucina americana e italiana. Quando gli hanno chiesto se preferissero una grigliata all’americana o una bistecca alla fiorentina (di Fassona!), ecco cosa hanno risposto:
McKennie ha subito sparato:
“American barbecue, non c’è nemmeno da chiederlo!”
Weah, con l’aria un po’ sorpresa:
“Cos’è una bistecca? Non so nemmeno cosa sia, onestamente. È solo una ‘steak’!”
Poi Weah rincara: “Stavo per dire qualcosa di forte… il cibo italiano è così‑così. C’è del lavoro da fare? Sì.”
E McKennie spiega così la sua preferenza:
“In Italia manca la varietà… un hamburger negli Stati Uniti in un posto e poi in un altro a 10 minuti di distanza ha un gusto completamente diverso… qui invece la pasta al pesto è sempre uguale.”
Il tutto si chiude con una battuta finale:
“Tutto quello che facciamo noi americani, comunque, è migliore.”
Cosa ne penso? Un mix tra simpatia e sorpresa
Scrivo qui da italiano appassionato di pasta, pizza, pesto… e sì, anche bistecca alla fiorentina! Perciò queste dichiarazioni mi hanno fatto... stropicciare gli occhi. Eppure non le trovo cattive intenzioni: sembra più una questione di gusti e di abitudini alimentari molto diverse.
È vero, la cucina americana offre una varietà impressionante, con continui reinventamenti regionali e fusioni culinarie.
Ma giudicare la cucina italiana come “monotona” mi suona un po’ riduttivo: basta pensare alla pluralità di pesti, sughi, pane e piatti regionali!
Un autore culinario, parlando di questo episodio, ha ironizzato:
“Il cibo italiano è buono, ma noioso.”
E poi ha fatto notare che esistono decine di versioni di pesto, inclusi quelli alla trapanese o con pistacchi… senza contare quelli da mille euro al chilo!
Perché parlarne?
Ci fa riflettere sul concetto di “varietà”:
la cucina americana evolve continuamente, ma la cucina italiana punta su identità e territorio.
Emerge uno stereotipo:
“In Italia mangiamo sempre le stesse cose” è falso: ogni regione offre cucine, tradizioni e sapori unici.
È una scusa per parlare di gusto:
Se ami la cucina italiana, puoi spiegare a un americano cosa significa quel senso di “casa”, quella combinazione tra semplicità e qualità, che rende il nostro cibo unico.
Prima persona: il mio punto di vista
Io, che adoro sedermi in una trattoria, scegliere un piatto dal menu regionale e lasciarmi trasportare dai sapori autentici, trovo che il confronto sia interessante... ma un po’ superficiale.
Caro lettore, se ti capitasse di parlare con un amico americano di cucina, che diresti? Che sì, la grigliata è uno spettacolo. Ma se vuoi fargli capire il nostro mondo culinario, portalo a provare:
Un bel tajarin piemontese con burro e tartufo,
O la caponata siciliana, dolce e saporita,
O ancora, una semplice focaccia di Recco.
E magari, quel giorno, sentirai il suo: “Wow, ogni posto è diverso davvero!”
In conclusione
Weah e McKennie hanno fatto una bocciatura della nostra cucina? Forse slogan da campagna americana.
Ma, al di là della simpatia, c’è un invito: raccontiamo meglio la nostra cucina, con le sue mille sfumature.
E, come sempre, ognuno ha il suo gusto – l’importante è valorizzare ciò che abbiamo e raccontarlo con passione.
Dimmi: quale piatto italiano porteresti a cena con un americano per sorprenderlo? Scrivimelo nei commenti!
